
Alla scoperta dell’ametista: storia e curiosità della pietra preziosa
L’ametista è una peculiare varietà di quarzo, che si distingue prima di tutto per la sua colorazione violacea. Fin dal 3.000 a.C., a partire dall’Antico Egitto, questa gemma viene utilizzata per creare gioielli, nonché sigilli e intagli. Tra le pietre preziose più conosciute e apprezzate al mondo, l’ametista continua ancora oggi ad arricchire i più differenti gioielli. Vediamo la storia e le caratteristiche di questo quarzo viola, per vedere infine alcune delle più famose creazioni con ametista.
Ametista: storia e leggende
Come anticipato, l’ametista era conosciuta già nell’Antico Egitto. A quei tempi, questa gemma preziosa veniva indossata non solo per la sua bellezza: si riteneva infatti che l’ametista fosse un ottimo amuleto per proteggere chi lo indossava dalle imboscate dei briganti. Ecco che allora l’ametista veniva spesso indossata per i viaggi più pericolosi, fuori dalle città e dai villaggi. L’ametista fu successivamente molto apprezzata anche dai Greci e dai Romani. In un mito narrato da Ovidio, peraltro, il nome di questa pietra preziosa viene fatto ricondurre a una ninfa. Il racconto ci presenta questa creatura in fuga da Bacco: proprio per riuscire a fuggire, la ninfa chiese l’intervento di Diana, la quale, per salvarla, decise di trasformarla in un luminoso cristallo. A conferire all’ametista il tipico colore viola fu però lo stesso Bacco. Arrabbiato per lo smacco ricevuto, la divinità del piacere dei sensi gettò un calice di vino sulla pietra, così da darle la nota colorazione.
Anche un’altra credenza intorno all’ametista ha peraltro a che fare con il vino. Si pensava infatti che questa pietra potesse proteggere dall’ebbrezza. Questa leggenda sarebbe da ricondurre in realtà all’usanza di versare dell’acqua in contenitori di ametista, così che il liquido sembrasse del vino agli altri commensali.
Proprietà e caratteristiche dell'ametista
Pensando all’ametista il colore che viene immediatamente in testa è il viola. Va però sottolineato che esistono delle varietà che si avvicinano maggiormente al blu, o al contrario al rosso.
Questa pietra preziosa trova un ampio utilizzo nella medicina alternativa, la quale sarebbe efficace nel combattere l’ansia, il nervosismo, l’emicrania, i gonfiori e il raffreddore. Non esistono prove scientifiche in grado di dare sostegno a queste affermazioni. Nella cristalloterapia, inoltre, l’ametista è utilizzata per stimolare la creatività e l’intelligenza.

Dove si estrae l'ametista
Esistono ricchi giacimenti di ametista in diverse parti del mondo. I principali siti di estrazione si trovano in Sud America, e nello specifico in Brasile, in Uruguay e in Bolivia. Altri giacimenti sono localizzati negli Stati Uniti, in Messico, in India, in Madagascar e in Russia. Anche in Italia peraltro sono presenti formazioni di ametista: si parla di presenze più o meno importanti nelle provincie di Trento, di Bolzano, di Torino, di Grosseto e di Sassari.

I gioielli con ametista più famosi
Nel corso della storia l’ametista è stata utilizzata per realizzare e impreziosire i più diversi gioielli. Tra gli esempi più famosi c’è per esempio una collana egizia con delle grosse gemme violastre, realizzata circa nel 2000 a.C., con pietre estratte in Namibia. Altro esempio famoso di gioiello realizzato con un’ametista è la famosa spilla “Morris Amethyst”, attualmente esposta presso il Museo Nazionale di Storia Naturale della Smithsonian Institution. Questa importante pietra di ben 96 carati è stata probabilmente estratta in Brasile, per poi essere circondata da un’elegante corona di diamanti.
Al Museo di Londra è inoltre possibile ammirare il famoso Zaffiro di Delhi, il quale però è in realtà un’ametista ovale dal colore viola scuro.
Forse, però, il più famoso gioiello realizzato con ametiste è il diadema Napoleonico Tiara, che presenta 15 grandi pietre ovali che, in origine, facevano mostra su una collana dell’imperatrice Giuseppina, la prima moglie di Napoleone. La tiara, attualmente custodita dalla fondazione Bernadotte Jewel, è stata indossata recentemente dalla regina di Svezia Silvia, nonché dalla principessa ereditaria Victoria.
