
Anello chevalier, un accessorio che affonda le radici nella storia
Un gioiello, ma non solo: l’anello chevalier è un simbolo ricco di significato e di storia, le cui radici affondano nelle culture antiche della Mesopotamia. Chiamato anche “anello con sigillo”, questo gioiello si è lasciato alle spalle le peculiari funzioni del passato, diventando esclusivamente un anello con valore estetico: vediamo la storia dell’anello chevalier, nonché come indossarlo nel modo giusto.
Anello chevalier: storia
I primi anelli assimilabili ai modelli chevalier sono databili al 3.000 a.C circa: sono stati infatti trovati dei sigilli di questo tipo tra i resti delle antiche civiltà mesopotamiche. È però noto che l’importanza e la diffusione dell’anello chevalier aumentarono successivamente nell’Antico Egitto, dove questo gioiello veniva indossato non solo dagli esponenti dell’aristocrazia, ma anche dagli stessi faraoni, a sottolineare per l’appunto il proprio prestigio.
L’anello chevalier attraversa così diverse epoche, per approdare al Medioevo. Qui l’anello con sigillo muta in parte il proprio significato: diventa un simbolo del potere di un’intera famiglia, e come tale viene tramandato di generazione in generazione, di padre in figlio. Va peraltro detto che proprio il sigillo intarsiato sull’anello permetteva di validare importanti documenti, mediante l’utilizzo di ceralacca: da questo punto di vista, è possibile quindi riconoscere gli anelli chevalier medievali come degli importanti strumenti per dare validità legale a contratti e simili.
L'anello chevalier oggi
Oggi l’anello chevalier non ha più alcuna funzione come strumento di validazione. Mantiene però intatto il suo prestigio e il suo fascino, pur a fronte di altri cambiamenti. Se un tempo l’anello con sigillo era unicamente un gioiello maschile, oggi è diventato un anello genderless, con diverse maison che hanno proposto anno dopo anno dei modelli femminili delle più diverse fatture. Proprio negli ultimi anni l’anello chevalier è tornato di moda, un tocco di classe in un outfit elegante, ricercato e distinto.
Di certo è venuto meno il significato relativo a una certa affiliazione oppure a una determinata casata. Ciononostante, l’anello chevalier rimane ancora oggi un peculiare mezzo di affermazione, sottolineando uno stile – anche di vita – ben preciso.

Anello chevalier: oro e altri materiali utilizzati
Il tipico anello chevalier è realizzato in oro, di volta in volta giallo, bianco o rosa. Taluni esemplari presentano una testa piatta, pronta per essere incisa, altri invece sono impreziositi con delle pietre preziose, che talvolta ricoprono l’intera testa. Zirconi, brillanti, onici: le maison, quando si tratta di anelli chevalier, non si pongono limiti, né a livello di materiali, né a livello di fantasie, prestando attenzione non solo alla lavorazione del “sigillo”, ma anche dell’anello stesso. In certi modelli, infatti, l’anello perde la sua tipica superficie liscia, ospitando attente lavorazioni di vario tipo.
Dove va indossato l'anello chevalier?
Molte persone che non hanno mai indossato un anello chevalier possono legittimamente domandarsi a quale dito della mano debba essere indossato. Un tempo questo anello con sigillo veniva indossato dai nobili – solamente uomini – al mignolo. La tradizione attuale vuole che sia indossato al mignolo nel caso delle donne, e all’anulare nel caso degli uomini. Essendo questo anello così personale, però, non è per nulla rara la trasgressione alle regole, con chevalier infilati all’indice.
Indubbiamente, parlando di un anello particolarmente impegnativo, il consiglio generale è quello di indossare il chevalier su una mano nuda, senza quindi altri anelli e senza braccialetti che vadano a distogliere l’attenzione dal “protagonista”.

Anelli chevalier e personaggi famosi
Nel corso dei secoli migliaia di cavalieri, di nobili e di aristocratici hanno indossato un anello chevalier. Guardando ai tempi recenti, tra i più famosi indossatori di questo gioiello possiamo trovare Winston Churchill, il quale aveva l’abitudine di batterlo pesantemente sul bracciolo della propria poltrona negli attimi di nervosismo: ancora oggi è possibile vedere i solchi di questa consuetudine. Restando nel Regno Unito, re Carlo ha sfoggiato per decenni un anello chevalier appartenente in origine a Edoardo VIII, raffigurante il sigillo del Principe del Galles. E ancora, altri grandi personaggi del recente passato a indossare abitualmente questi gioielli furono Steve McQueen, Frank Sinatra e Franklin Delano Roosevelt.